“La religione non salva”

La testimonianza di Teresa…


 
Non riuscivo a dare senso alla mia vita, tanto che domandavo al Signore il motivo per cui esisteva l’uomo. La vita era una routine: guardavo il tramonto, l’alba e vedevo che tutto ricominciava sempre da capo, una vera monotonia. Mi ponevo un sacco di questioni su varie cose alle quali non riuscivo a dare alcuna risposta. Io non volevo esistere, ero stanca.

Un giorno decisi di cercare di più quel Signore nel quale credevo perché volevo conoscerlo, cosi cominciai a leggere l’Evangelo, chiedevo a Dio di aiutarmi a capire, di conoscere il Suo amore. Volevo sapere chi era e Gli chiedevo di essere soddisfatta, spiritualmente parlando. Cominciai a frequentare altre chiese, al di fuori della cattolica, e ricordo che dicevo sempre al Signore che non volevo essere evangelica perché parlare in lingue per me era una cosa molto strana e anormale, cosi come tanti altri doni del Signore. Dicevo che queste cose non potevano essere da parte di Dio e pensavo che i cristiani evangelici erano pazzi e antiquati, ma il Signore è cosi grande che mi portò proprio in una Chiesa Cristina Evangelica. Un giorno ebbi un incubo in cui sentivo delle voci strane che mi dicevano “non andare in quella casa”; io non capivo che volesse dire ma sentivo tanta paura, l’unica cosa che sapevo dire era: “Gloria a Dio!”; nell’incubo dicevo proprio così ed allora ripresi a dormire. Non capivo quest’incubo né le parole dette da quelle voci, finché un giorno mi fecero un invito per andare ad un compleanno in campagna ed io, siccome stavo cominciando a conoscere in Signore, non volevo andare, ma insistettero cosi tanto che alla fine andai. Arrivata lì capii che non era un compleanno, ma era la festa del “santo patrono” del paese. Ma in quella casa c’era una ragazza evangelica con la quale rimasi e con la quale mi misi a pregare: non mi importava di essere presa in giro dagli altri. Il Signore si usò proprio di quella ragazza per dirmi che Lui voleva saziare la mia vita, proprio come avevo chiesto a Dio, e che era pronto a guarirmi in quel momento visto che stavo anche male fisicamente. Allora compresi il significato di quell’incubo, perché in quella casa avrei conosciuto il Signore. Due giorni dopo, il 19 settembre 1998, affidai la mia vita nelle mani del Signore e Lo accettai come mio Salvatore. Oggi posso dire di essere un’altra persona, felice e soddisfatta, posso certamente avere dei problemi, ma con il Signore tutto è più facile. Ho capito che il senso della vita, la ragione della vita è Cristo stesso, e vivere per Lui è la cosa più bella.

Possa il Signore benedire anche te che leggi la mia testimonianza e ti faccia conoscere il Suo amore.

Teresa

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