LA CURA PER LO STRESS

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Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: «Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco». Difatti, era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare. Partirono dunque con la barca per andare in un luogo solitario in disparte.
Marco 6:30-32

SEI STRESSATO?

Se dovessimo chiedere: “Quanti si sentono stressati?”. Credo che la maggioranza di noi alzerebbe la mano. Siamo costantemente messi sotto pressione da una serie infinita d’impegni: la casa, il lavoro, la famiglia … Tra l’altro, viviamo in una società che continua a stressare la gente: una miriade di attività, il tempo non è mai sufficiente, le cose si accavallano, la tensione dovuta a una sorta di obbligo a rispondere alle aspettative degli altri, siano essi datori di lavoro, coniugi, fratelli … lo stress da prestazione. Inoltre, la gente vuole successi immediati, numeri alti, raggiungere mete e traguardi in termini di risultati considerevoli a livello finanziario, lavorativo, sessuale … e pur di tenere i ritmi alti ci si droga, si vive nell’antagonismo e nella competizione. La “rat race” la chiamano gli inglesi: corsa sfrenata, vita frenetica…

In questo passaggio, si evince che gli stessi apostoli tornarono stanchi dalla loro missione e prima di affrontare altri impegni, di essere ancora di aiuto per altri, Gesù disse loro di stare con Lui in disparte.
Questo brano ci insegna alcune importanti lezioni per affrontare lo stress delle nostre giornate convulse:

IL BISOGNO DI STARE INSIEME TRA NOI: “Gli apostoli si riunirono … attorno a Gesù”

Gli apostoli erano stati mandati, ora erano tornati e avevano bisogno di nuovo di stare insieme tra loro.

Stare insieme. “Nessun uomo è un’isola”. Una delle caratteristiche della prima chiesa era di vedere i credenti “stare insieme” (Atti 4:32). Insieme per la preghiera, il rompere il pane, per ricevere l’insegnamento. L’ekklesia è questa: adunanza dei chiamati fuori, la comunione dei credenti.
Nei più autorevoli testi scientifici sulla longevità e la qualità della vita, viene dichiara ufficialmente l’importanza di sviluppare delle sane relazioni umane. Espressione del bisogno gli uni degli altri, del senso di chiesa, di comunità, di corpo.
Stare insieme con Gesù. Fare comunella non serve a niente: se non c’è Gesù, saremmo come un club o qualsiasi altra forma di aggregazione sociale. Una versione avanzata di dopolavoro ferroviario o di setta religiosa che si raccoglie intorno al proprio capo carismatico.

Ma i discepoli non si raccolsero soltanto tra loro, ma attorno a Gesù. Tornarono da Colui che era il vero punto di riferimento, la fonte di ogni risorsa. Se vogliamo allentare lo stress, andiamo a Gesù che continua a dirci: “Venite a me voi che siete stanchi e carichi e io vi darò riposo”.

IL BISOGNO DI PARLARE CON GESÙ: “… gli riferirono tutto …”

Volevano trarre il massimo da quell’occasione e raccontare a Gesù le loro esperienze. Volevano accertarsi di aver fatto e detto le cose giuste. Quando siamo stanchi e stressati, prendiamoci del tempo per mantenere con Gesù una conversazione aperta: preghiera (noi a Lui); Parola (Lui a noi). Se siamo stressati o se non vogliamo diventarlo, dobbiamo riservarci del tempo per:

Condividere con Lui le nostre esperienze. Quello che ci succede, quello che abbiamo fatto e che vorremmo fare. Spesse volte ci troviamo nei guai semplicemente perché non ci siamo prima confidati con Gesù, non abbiamo parlato con Lui dei nostri problemi, non Gli abbiamo chiesto consiglio… Prima di affrontare l’arena delle tua giornata, confidati con Gesù. La giornata prenderà un’altra piega.
Confrontare con Lui quanto diciamo. Se vogliamo capire se quanto diciamo, crediamo e annunciamo sia corretto o no – non cerchiamo su Google – ma confrontiamoci con Gesù. Gli apostoli volevano rappresentarlo al meglio e perciò si assicuravano di dire ciò che era giusto. Abbiamo bisogno di confrontarci con la Parola del Signore, chiedergli sapienza per poter dire e agire secondo la Sua volontà: “Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri” (Proverbi 3:5, 6).

IL BISOGNO DI APPARTARSI CON GESÙ: “Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco”

L’ambiente in cui vivevano i discepoli era ostile, il lavoro non era facile, erano circondati da non credenti che li osteggiavano e non era facile per loro trovare motivi d’incoraggiamento.
Gesù percepisce questa situazione e la loro condizione, che è la nostra e, come disse loro, così dice a noi:
Venitevene. Gesù usa un tono perentorio, voleva indurre gli apostoli a fare qualcosa senza esitazione: lasciare una condizione o una situazione per calarsi in un’altra; muoversi da un luogo a un altro. Dobbiamo decidere di lasciare certe posizioni e condizioni per stare con Gesù, sennò vivremo uno stress continuo!
Ora. Ci sono cose che non sono procrastinabili. La frase di Gesù voleva significare 1) “l’immediatezza” della cosa. Non si poteva rimandare, quell’ora sta per “subito” senza indugiare, adesso e 2) “il frangente”; ci sono sempre quelli che aspettano che le cose cambino prima di cambiare, ma non si rendono conto che le cose potranno cambiare soltanto se cambiano prima loro!
In disparte. Gesù aveva in mente per i discepoli un luogo solitario nel quale raccogliersi. Ma, ovviamente, non si tratta tanto di un luogo materiale quanto di una realtà spirituale: il luogo solitario non è un eremo sulla montagna, ma sono i nostri momenti di solitudine con Gesù, senza fracasso, angustie, pensieri, con Gesù a faccia a faccia. Separiamoci da tutto ciò che ci tiene lontano da Gesù e stiamo con Lui: questo farà la differenza nella nostra vita! (cfr. Atti 4).
E riposatevi un poco. Quegli apostoli erano probabilmente esausti fisicamente, emotivamente e spiritualmente, perciò avevano bisogno di staccare un attimo.
Uno dei modi per rendere più efficace un arco è quello di far riposare i flettenti, allentando la corda… Anche se ciò per loro non avvenne, noi di certo abbiamo bisogno:

di allentare ogni tensione: “… era tanta la gente che andava e veniva …” che richiedeva la loro attenzione, il loro impegno e rischiavano di distrarre la loro attenzione da Gesù. Ci sono tanti bisogni che spesso richiedono il nostro intervento, ma non perdiamo mai di vista Gesù!
di riprendere nuove forze: “… non avevano neppure il tempo per mangiare …”. Se, da una parte è importante continuare a focalizzare Gesù, dall’altra dobbiamo pure prenderci del tempo da dedicare alla nostra alimentazione: corriamo da una parte all’altra, facciamo questo e quest’altro, ma dobbiamo continuare a cibarci della Parola che ci dà forza e nuove energie. Accostiamoci ogni giorno alla tavola del Maestro, parliamo con Dio: questo ci ridurrà lo stress e ci farà essere cristiani pieni di energie.

LA SOLUZIONE

Sembra quasi che non si possa vivere senza essere stressati. Sembra sia diventato parte della nostra stessa cultura. Ma questo brano c’insegna come gestire le tensioni prodotte dalla nostra frenetica vita quotidiana.

Quei discepoli erano esausti e, prima di fare fronte ad altri bisogni, Gesù disse loro:
«Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco».

Il famoso predicatore e scrittore Vance Havner disse: “Se non vai in disparte [con Gesù], finirai a pezzi”.

Forse sei stanco del viaggio, degli impegni, delle più diverse occupazioni, rispondi al comando di Gesù: “Ora venitevene in disparte con me e riposatevi un poco”.