Notizie dalla Chiesa di Smirne

Notizie dalla chiesa di Smirne
“E all’angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose dice il primo e l’ultimo, che fu morto e tornò in vita: Io conosco la tua tribolazione … Non temere quel che avrai da soffrire … Sii fedele fino alla morte, e io ti darò la corona della vita” (Apocalisse 2:8-10).

Cari fratelli,

i giorni passati sono stati ricolmi di grande dolore. Molti avranno sentito parlare di Malatya, una provincia turca distante 300 miglia da Antiochia, la città dove i credenti sono stati chiamati per la prima volta “cristiani” (cfr. Atti 11:26).

A Malatya, mercoledì mattina, 18 aprile 2007, il missionario tedesco, Tilman Geske di 46 anni, padre di tre figli (foto al centro), era pronto per recarsi al suo ufficio sito nell’edificio dell’Editrice Zirva dove stava preparando le note per la Bibbia da Studio in lingua turca. Nello stesso edificio si trova il locale di culto della Chiesa Evangelistica di Malatya. Una delle opere svolte dalla chiesa locale è quella della stampa e della distribuzione di letteratura cristiana nella città stessa e nelle regioni orientali della Turchia.

In un’altra zona della città, anche Necati Aydin (foto a destra), padre di due figli, lascia la sua abitazione, salutando la famiglia per recarsi nel locale della Chiesa Evangelistica di Malatya di cui è Pastore: doveva svolgere uno studio biblico mattutino ed una riunione di preghiera. Ugur Yuksel (prima foto a sinistra) è un credente che si unisce al pastore per lo studio biblico a cui avrebbero partecipato anche cinque giovani, sotto i 20 anni di età, armati di pistole, coltelli, corde… quanto avviene in seguito è stato reso pubblico dai media internazionali: il pastore, il credente ed il missionario vengono torturati ed uccisi brutalmente a motivo della loro fede in Cristo Gesù.

I credenti della Turchia hanno risposto a questa tragedia con la dignità e l’onore proprio di ogni cristiano: centinaia di credenti si sono uniti alle famiglie per confortarli nel dolore e numerosi pastori hanno fatto altrettanto per essere vicino ed incoraggiare il piccolo gruppo di Malatya in un momento così difficile.

I funerali del Pastore Necati sono stati descritti come “uno sprazzo di Cielo”; migliaia di credenti provenienti da tutta la Turchia e diversi missionari hanno manifestato amore e solidarietà fraterna verso i familiari, come quelli del fratello Tilman che, secondo la volontà della moglie, è stato seppellito nella città turca di Adana (vicino Tarso). La sorella Tilman, in un’intervista alla televisione turca, ha espresso il suo perdono usando le parole di Gesù sulla croce: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno” (cfr. Luca 23:34).

Il Pastore turco Fikret Bocek chiede le nostre preghiere per la chiesa in Turchia e dice: “Non pregate contro la persecuzione, pregate per la perseveranza”. Questo sappiamo, che Gesù era lì mentre Stefano veniva ucciso per la sua fede in Cristo, e sappiamo che Egli è sempre presente laddove dei Suoi discepoli testimoniano con la vita della loro fedeltà all’Evangelo.

Tradotto dalle informazioni di Darlene N. Bocek (24 aprile 2007)