John Bunyan
La vita del grande “sognatore” di Bedford
John Bunyan è uno dei maggiori scrittori inglesi, nato a Elstow, vicino Bedford, dove trascorse la maggior parte della sua vita.
Anche se oggi viene considerato un “genio” della letteratura, ebbe un’educazione povera e formale. All’età di sedici anni, questo giovane un po’ grossolano e, per certi versi, profano si arruolò nell’esercito del Parlamento Britannico e rivestì un ruolo attivo durante la guerra civile inglese.
Nel 1647, all’età di diciannove anni, si sposò con una giovane che lo persuase a frequentare la chiesa con regolarità; fu lì che per la prima volta Bunyan ascoltò il messaggio dell’Evangelo.
Dopo una crisi profonda e prolungata, si arrese completamente a Cristo convertendosi all’Evangelo. Venne poi battezzato in acqua e frequentò la comunità battista di Bedford.
Ben presto sentì la chiamata divina a predicare nei villaggi circonvicini, questo spinse le persone a riconoscere le sue non comuni capacità di governo e di esposizione della Bibbia. Nel proseguire la sua attività di calderaio, di stagnino ambulante, continuò a testimoniare della sua fede in Cristo ovunque andasse. Oltre a ciò, la domenica o negli altri giorni di festa predicava l’Evangelo nei granai, nelle locande, nei giardini pubblici dei villaggi, allo stesso modo di come lo faceva apertamente per le strade.
A seguito della sua opera evangelistica, grandi folle iniziarono a seguirlo e questo fu il presupposto per il suo arresto. Venne imprigionato nel 1660 con l’accusa di aver creato delle “conventicole”, ovvero delle riunioni religiose senza il permesso della Chiesa di Stato. Quando gli fu offerta la libertà in cambio del suo silenzio, la promessa di non predicare più il messaggio di Cristo, egli rifiutò e scelse la galera. Mentre si trovava in prigione, studiò, predicò, scrisse e sostenne la sua famiglia fabbricando lacci da scarpe. Durante la prigionia scrisse la sua opera intramontabile dal titolo: “Il Pellegrinaggio del Cristiano”, nel 1672.
In seguito venne liberato ed immediatamente riprese il suo ministerio. Durante i suoi ultimi sedici anni di vita svolse la sua attività di pastore, scrittore, consigliere… e responsabile di una moltitudine di comunità e giovani ministri che facevano capo a lui. Il Signore gli aveva dato “una parola che risvegliava le coscienze”, per questo durante il suo ministerio molti si arresero a Cristo Gesù.
Divenne uno degli uomini più famosi d’Inghilterra. Un credente che lo ha conosciuto personalmente ha scritto di Bunyan: “La grazia di Dio è stata manifestata in lui e attraverso di lui, una ricca unzione dello Spirito Santo era su questo servitore del Signore. Comunque, questo grande uomo di fede, era pur sempre, ai suoi propri occhi, il maggiore tra i peccatori e il più misero tra i santi”.
Morì il 31 agosto del 1688, nei pressi di Londra, dopo un lungo viaggio a cavallo sotto la pioggia dopo aver predicato ancora l’Evangelo di Cristo e rappacificato due credenti (padre e figlio) in lite tra loro. John Bunyan ha sempre vissuto una vita di indigenza e povertà ma, attraverso il suo esempio, il suo ministerio e la sua penna ha lasciato ai posteri una inestimabile ricchezza.
Tratto da “il Consigliere della Scuola Domenicale”
© ADI-Media, tutti i diritti riservati, usato con permesso