Moldova nel caos

Moldova nel caos: un appello alla preghiera
Un’email dal pastore di Chisinau racconta gli scontri post elettorali dell’Aprile 2009 e chiede preghiere

Una delle rare immagini degli scontri davanti al parlamento di Chisinau

Ci sono giunte notizie dal fratello Victor Pavlovski, pastore della comunità pentecostale di Chisinau (capitale della Moldova), che ci comunica una situazione poco o per nulla affrontata dai notiziari nazionali: le rivolte che da giorni hanno messo nel caos la repubblica dell’ex-unione sovietica.

8 aprile 2009

Cari Fratelli,

A Chisinau sono esplose forti proteste. Le dimostrazioni di piazza sono il risultato dell’enorme delusione del popolo dopo l’annuncio dei risultati elettorali. Gli edifici del Presidente e del Parlamento sono stati assaltati, quest’ultimo è stato dato alle fiamme. La situazione è fuori controllo. La polizia ha respinto i manifestanti. I leader dell’opposizione si sono incontrati con il governo, ma i conflitti non sono stati risolti. La cosa più brutta è che chi è fuori dal paese può seguire le notizie in televisione, ma gli abitanti della Moldova non possono, perchè la TV e la radio di stato non hanno mostrato nulla. Le connessioni internet sono state interrotte, e le persone non possono sapere cosa succede nel paese.

Oggi tutti i pastori delle chiese evangeliche di Chisinau si sono riuniti in preghiera per la situazione in Moldova. E hanno concordato:

1. Di digiunare e pregare per il benessere del nostro paese.

2. Di pregare affinché i leader politici ottengano saggezza dal Signore, per porre fine ai problemi.

3. Di pregare affinché Dio si manifesti in questa nazione.

4. Di pregare affinché la devastazione non si propaghi per tutto il paese.

5. Di pregare che, indifferentemente alla situazione politica, l’Evangelo si sparga ancora di più.

Vi chiediamo di pregare con noi per queste necessità.
Per quanto riguarda me e la mia famiglia, stiamo bene.

Con amore e ringraziamento,

Victor Pavlovski

LA SITUAZIONE
Dalle poche notizie che si possono apprendere da internet, le rivolte sarebbero scoppiate in seguito a presunti brogli elettorali che hanno portato all’ennesima vittoria del governo. Le rivolte sono organizzate per lo più dai giovani studenti e dai partiti d’opposizione.
Il governo e la polizia stanno reprimendo con grandissima durezza le rivolte, che si allargano ma per ora sembrano concentrate nella capitale Chisinau. L’Unione Europea, gli Stati Uniti e diverse organizzazioni internazionali hanno chiesto la fine delle violenze.

LA SITUAZIONE A OGGI (aggiornamento)
Ringraziando il Signore le violenze si sono placate e il nuovo governo si è insediato.
Vogliamo però continuare a pregare per i fratelli della Moldova, che vivono in un difficilissimo contesto sociale, di cui queste rivolte sono la dimostrazione.